Perché aumenta la stanchezza in estate?

Perché aumenta la stanchezza in estate?

Arriva la bella stagione, le giornate di sole… i primi caldi. L’afa si fa sentire con maggiore insistenza, le ore di luce aumentano rispetto all’inverno e così la durata percepita del giorno. Questi e altri fattori legati al cambio di stagione aumentano la stanchezza percepita. Ci sentiamo affaticati, spossati, privi di energie e di concentrazione e facciamo fatica a sostenere i nostri abituali ritmi e stili di vita.

I sintomi arrivano già con le prime belle giornate di primavera, spesso coincidono con il passaggio all’ora legale per poi aumentare man mano che le temperature salgono. Se non corriamo ai ripari per tempo a pagarne il prezzo non è solo il nostro benessere, fisico e psichico, ma anche la nostra salute. Sì, perché il nostro organismo ne risente e a lungo andare possono aumentare i disturbi legati al sonno, gli indolenzimenti muscolari, la difficoltà di concentrazione, la sensazione di stress, l’ansia e i momenti di cattivo umore. 

Tutto questo è principalmente legato al fatto che il nostro organismo è “progettato” per mantenere una temperatura costante che mediamente si attesta attorno ai 36-37°C. Chiaramente in estate, quando fa molto caldo, il nostro corpo deve trovare delle strategie per disperdere il calore prodotto in eccesso dal nostro corpo e per farlo adotta differenti tecniche, a cominciare dall’aumento della produzione di sudore per continuare con la dilatazione dei vasi sanguigni di superficie per permettere una dispersione più rapida del calore. Questa dilatazione ha però anche una controindicazione significativa, ovvero la riduzione della pressione arteriosa. È proprio la cosiddetta “pressione bassa” che spesso ci fa sentire privi di energie e poco reattivi, fino ad arrivare a fenomeni pericolosi come gli improvvisi svenimenti. La fastidiosa sensazione di spossatezza fisica è ulteriormente accentuata dalla maggiore sudorazione, che fa perdere al nostro organismo sia acqua sia preziosi sali minerali, magnesio e potassio in primis. Ecco perché è fondamentale per combattere la stanchezza non solo reintegrare costantemente l’acqua che perdiamo, ma anche questi due importanti sali minerali. Il magnesio in particolare supporta diverse reazioni biochimiche legate alla trasformazione delle sostanze nutrienti, mentre il  potassio interviene nei processi di contrazione muscolare e di trasmissione degli impulsi nervosi. Più i livelli di magnesio e potassio scendono più ci sentiremo stanchi, con i muscoli indolenziti, privi di concentrazione e di voglia di fare, demotivati e soggetti a sbalzi di umore.

Fare attività fisica in estate conviene?

Verrebbe quasi da pensare che visto quali strategie mette in atto il nostro organismo per combattere l’aumento della temperatura converrebbe stare fermi all’ombra e fare il meno possibile, rinunciando magari a fare sport o attività fisica. Ovviamente se la regola può valere per le persone più anziane o con particolari patologie, per il resto della popolazione non è affatto una buona idea perché un corretto stile di vita passa anche dal praticare qualche sport e svolgere regolarmente attività fisica. Semplicemente in estate perderemo più “risorse” e dovremo quindi integrarle maggiormente bevendo molta più acqua (ben vengano anche thè, limonata, succhi, centrifughe, tisane, eccetera) e assumendo una maggiore quantità di sali minerali e vitamine. 

Curare l’alimentazione

Ecco perché in estate è ancora più importante curare l’alimentazione avendo cura di bere anche lontano dai pasti. Piccoli accorgimenti, come portare sempre con se una bottiglietta d’acqua o un frutto, possono contribuire significativamente a ridurre il senso di stanchezza, specie con un’alimentazione orientata ad aumentare le vitamine che possono ridarci quell’energia che abbiamo perso. In questo giocano un ruolo fondamentale frutta e verdura, meglio se di stagione e se scelti seguendo la tabella dei colori (Blu/Viola, Verde, Bianco, Giallo/Arancio, Rosso) per ampliare la varietà di vitamine assimilate dal nostro organismo. Chiaramente sono da evitare quanto più possibile i cibi grassi e pesanti (moderiamo il consumo di carne e formaggo), che soprattutto nelle ore più calde della giornata possono accentuare ulteriormente i sintomi di spossatezza, ma anche quel senso di sonnolenza che ci impedisce di essere energici e attivi. Meglio aumentare l’assunzione di pesce e legumi, mangiare qualche uovo sodo e molti cereali. Ben vengano quindi insalate di riso, cous cous, minestre fredde di orzo o farro e le “bowl” in tutte le loro possibili varianti più leggere e fresche. Sono invece da evitare da evitare le diete fai da te “privative”, magari quelle dell’ultimo minuto per cercare di recuperare la forma fisica prima di una vacanza; non ci stancheremo mai di dire che è sempre opportuno rivolgersi a un medico, specie se i sintomi sono tali compromettere seriamente il nostro stato psicofisico. È bene anche controllare regolarmente la pressione, perché come abbiamo avuto modo di evidenziare il caldo e l’umidità possono portare ad abbassamenti anche sensibili non solo in giorni differenti ma anche nell’arco della giornata. Giramenti di testa alla mattina, gambe che faticano a reggerci, sono i classici sintomi che possono indicare un eccessivo abbassamento di pressione.

Un aiuto dagli integratori

Frutta e verdura, così come altri alimenti, sono ottimi integratori naturali di sali e vitamine, spesso però non bastano e per questo entrano in gioco gli integratori veri e propri, che rappresentano un valido aiuto per contrastare i problemi legati all’aumento di stanchezza in estate perché ridanno al nostro organismo ciò che gli occorre per affrontare ogni giorno gli impegni lavorativi, quelli familiari e per godere al meglio il nostro tempo libero, praticando qualche sport o semplicemente arrivando a fine giornata ancora con sufficiente energia per incontrare gli amici o giocare con i propri figli.

Prodotti come Massigen Magnesio e Potassio e Massigen Pronto Recupero possono dare quell’apporto di sali minerali e vitamine che ci aiutano nel superare i momenti di maggiore spossatezza, accelerando il recupero delle nostre energie anche grazie all’apporto di sostanze utili al nostro organismo, come la carnitina, la creatina e l’arginina possono che aiutano a recuperare tono attraverso la degradazione dei grassi e la loro trasformazione in energia.

L’integrazione di vitamine, soprattutto quelle appartenenti al gruppo B, in combinazione con l’assunzione di magnesio e potassio, permette di preservare l’attività delle cellule nervose e di ottimizzare la produzione di energia da parte dell’organismo, contribuendo non solo a ridurre la sensazione di stanchezza e affaticamento ma anche a migliorare le prestazioni muscolari e il senso generale di benessere

Chiaramente i soggetti più a rischio quando il caldo e l’afa si fanno sentire sono gli over 65, chi soffre di diabete e malattie renali, chi deve assumere farmaci diuretici, chi è affetto da eccessiva sudorazione (magari a causa del sovrappeso) e anche chi è stato colpito da fenomeni di vomito e diarrea. La verità però è che tutti, sportivi professionisti compresi, possono avere momenti di eccessiva stanchezza che possono essere affrontati abbinando all’alimentazione una corretta dose di integratori.

Anche ai bambini possono accusare la spossatezza estiva

Anche i bambini, specie nell’età tra gli 1 e i 4 anni, possono manifestare problemi di eccessiva stanchezza e gli stessi problemi già elencati per gli adulti. In questo caso chiaramente valgono gli stessi consigli, oltre a quelli legati all’attenzione nell’esposizione al sole nelle ore più calde, ma qualora si sentisse l’esigenza di utilizzare degli integratori è indispensabile scegliere prodotti specifici per loro, possibilmente consultando un medico o il proprio farmacista. Per la fascia di età sotto i 14 anni, per esempio, esistono prodotti come Dailyvit Multigummy, Massigen Pappa Reale o Dailyvit Multi B Plus Bambini, appositamente studiati per fornire la giusta dose di vitamine e sali minerali ai più piccoli.