Acido folico e gravidanza

400 microgrammi di acido folico al giorno per ridurre il rischio di malformazioni neonatali. E’ la raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità alle donne che programmano una gravidanza. 

Uno studio pubblicato sulla rivista «Birth Defects Research», conferma l’importanza della fortificazione della dieta nel corso della gestazione. L’acido folico, noto anche come vitamina B9, dovrebbe essere assunto dal mese precedente l’inizio della gravidanza e fino ai tre successivi.

Fortificare la dieta con l’acido folico.  
Contro le malformazioni neonatali, la prevenzione è importante. Una dieta che rafforzi con acido folico (vitamina B9) alcuni alimenti di tutti i giorni rappresenta una semplice ma efficace azione preventiva. Cereali da colazione, biscotti, fette biscottate, succhi di frutta sono i prodotti di largo consumo con una dose aggiuntiva di acido folico.

Perché l’acido folico è importante.   
La carenza di acido folico è collegata, in particolare, a tutte quelle anomalie congenite che determinano una chiusura incompleta di una o più vertebre, come nel caso della spina bifida e dell’anencefalia.  Per rafforzare la prevenzione è importante assumere quattrocento microgrammi al giorno di acido folico (vitamina B9), fondamentale nella biosintesi di Dna e essenziale per lo sviluppo dell’embrione.

La dieta con acido folico.
L’acido folico si può assumere in quantità variabili con una dieta equilibrata. La vitamina si trova infatti nelle verdure a foglia verde (carciofi, broccoli, asparagi, spinaci, lattuga), nei legumi (fagioli, ceci) e in alcuni frutti (arance, fragole e frutta secca). Ma la capacità di essere trasferita dagli alimenti all’organismo è variabile e si riduce soprattutto con i processi di cottura.  

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