Integratori vitaminici

Cosa sono gli integratori vitaminici

Gli integratori vitaminici fanno parte degli integratori alimentari e sono “prodotti alimentari destinati a integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali – appunto in questo caso - le vitamine” (Ministero della Salute – 30 luglio 2004). Per questo motivo è possibile acquistarli tanto in farmacia quanto al supermercato. Tuttavia, vedremo come il loro uso dev’essere regolato da parere medico.

Gli integratori vitaminici possono essere formulati come composto multivitaminico, che comprenda due o più vitamine o anche in combinazione con sali minerali come magnesio e potassio.

Questi prodotti non sono utilizzabili come sostituzione a una sana ed equilibrata alimentazione, ma come integrazione per una carenza conclamata di vitamine in determinate condizioni: 

  • quando la dieta non fornisce un apporto vitaminico all’altezza degli standard necessari per il corpo
  • nel caso in cui c’è un malassorbimento delle vitamine dagli alimenti, dovuto ad altre malattie o farmaci assunti
  • quando il fabbisogno vitaminico è sopra la media per ragioni derivate da particolari condizioni, come la gravidanza e l’allattamento, l’invecchiamento, lo stile alimentare vegano e alcune condizioni patologiche che vanno dall’influenza all’alcolismo, fino amalattie più gravi come la gastrite atrofica.

Quando è utile usare integratori vitaminici

Se nel caso di alimentazione scorretta è possibile rimediare alla carenza di vitamine adottando una dieta sana e completa di frutta, di verdura, di legumi e di pesce, in altre condizioni gli integratori vitaminici possono essere un valido aiuto per mantenere uno stato di benessere e salute.

Malassorbimento: accade quando il corpo, attraverso l’intestino, non è in grado di assimilare determinati nutrienti per diverse ragioni, anche patologiche.

Gravidanza e allattamento: durante questa fase della vita di una donna, l’alimentazione può non bastare per garantire la buona salute della gestante e del feto. In particolare la vitamina preziosa in questa condizione è la B9 o acido folico, una molecola fondamentale per la sintesi del DNA e per lo sviluppo dell’embrione. L’OMS raccomanda per le gestanti l’assunzione di 400 mcg di acido folico per i primi 3 mesi di gravidanza, perché è stato dimostrato che tale dose previene malformazioni del tubo neurale nell’embrione, prevenendo malattie come la spina bifida e l’anencefalia. L’acido folico è naturalmente presente in molti alimenti, tuttavia il suo assorbimento nel corpo è molto limitato dalla freschezza dei cibi e dalla loro cottura. Per questa ragione può essere utile ricorrere a integratori specifici.

È importante assumere gli integratori dedicati e le vitamine necessarie nella quantità prescritta dal medico, perché troppe vitamine potrebbero far male al nascituro. 

Invecchiamento: durante la Terza età il corpo non è più in grado di assorbire al meglio i micronutrienti dai cibi. In particolare è riscontrato tra gli anziani un malassorbimento della vitamina D e di conseguenza una debolezza delle ossa, normalmente “costruite” e “manutenute” proprio grazie all’assimilazione di questa vitamina. I medici, perciò, raccomandano l’integrazione di vitamina D e, spesso, anche di altre vitamine, di cui una persona anziana è carente.

Veganesimo: questo stile alimentare prevede l’eliminazione di alimenti di origine animale, cosa che può comportare un apporto ridotto, talvolta anche in misura importante, di vitamine del gruppo B. Non è detto, infatti, che gli alimenti sostitutivi di quelli animali contengano una quantità adeguata di queste vitamine. In particolare l’apporto di vitamina B12 potrebbe essere molto inferiore al valore nutrizionale raccomandato, con possibili conseguenze patologiche come l’anemia perniciosa e nei bambini il rachitismo, in questo caso anche per carenza di vitamina D
È importante, quindi, rivolgersi al proprio medico per approntare un corretto completamento alimentare grazie a integratori a base di vitamine del gruppo B.

Patologie: anche quando subiamo una banale influenza e non abbiamo possibilità di nutrirci di cibi ricchi di vitamine, sarebbe opportuno avvalersi dietro consiglio medico di un integratore vitaminico a base di vitamina C, fondamentale per le sue proprietà antiossidanti.

Tuttavia, non bisogna abusarne, perché le conseguenze potrebbero essere nausea, vomito, diarrea, gastrite, crampi addominali, stanchezza e vertigini. Il consiglio è di seguire il dosaggio indicato dal proprio medico.

In presenza di altre malattie, i relativi farmaci per curarle possono causare una carenza vitaminica (e minerale), che può essere sopperita grazie agli integratori vitaminici.

Attività fisica: anche lo sport e il lavoro a ritmi intensi aumentano le richieste di vitamine che non possono essere soddisfatte con la sola dieta, ma sono lacune facilmente colmabili attraverso l’uso di integratori vitaminici.