Sindrome da stanchezza cronica

Sentirsi sempre stanchi, fiacchi, svuotati. Per molti, questa condizione non è semplicemente il risultato di una notte insonne o di una giornata pesante, ma una realtà quotidiana che si protrae per mesi, persino anni. Si parla in questi casi di sindrome da affaticamento cronico, anche nota come CFS (dall’inglese Chronic Fatigue Syndrome) o ME/CFS, dove “ME” sta per encefalomielite mialgica.

Ma ME/CFS cos’è davvero? È una malattia complessa, ancora poco compresa, che provoca stanchezza estrema, dolore diffuso, disturbi cognitivi e una lunga lista di altri sintomi debilitanti. Non si tratta di semplice spossatezza, ma di una vera e propria condizione cronica, che compromette la qualità della vita tanto quanto – se non più – di molte patologie neurologiche gravi.

I sintomi della sindrome da stanchezza cronica

I sintomi di affaticamento nella sindrome da stanchezza cronica sono molteplici e spesso sovrapposti ad altre malattie, rendendone difficile la diagnosi. Tra i più comuni:

•    Stanchezza perenne, non alleviata dal riposo
•    Sonnolenza e stanchezza continua
•    Dolori muscolari e articolari diffusi in tutto il corpo
•    Mal di testa e spossatezza
•    Fiacchezza muscolare, in particolare astenia muscolare e astenia marcata
•    Stanchezza eccessiva e sonnolenza, spesso al risveglio (stanchezza mattutina)
•    Disturbi cognitivi, come difficoltà di concentrazione e memoria
•    Debolezza e mal di testa
•    Mal di testa, nausea e stanchezza
•    Dolori muscolari diffusi e stanchezza, specie a carico di gambe e braccia
•    Sensazione di malessere generale, spesso accompagnata da nausea o vertigini

La encefalomielite mialgica comprende inoltre la cosiddetta post-exertional malaise (PEM), un peggioramento marcato dei sintomi dopo sforzi anche minimi. Camminare per pochi minuti o fare una telefonata possono generare spossatezza, mal di testa, indolenzimento muscolare senza attività fisica, male alle ossa, stanchezza e giramenti di testa.

Diagnosi e test per la stanchezza cronica

Non esiste al momento un esame specifico per diagnosticare la malattia CFS. La diagnosi si basa sull’esclusione di altre patologie con sintomi simili e sulla persistenza dei sintomi per almeno sei mesi. Alcuni specialisti propongono il test per la stanchezza cronica (esami di laboratorio per escludere cause ormonali, autoimmuni o infettive), ma il percorso diagnostico resta complesso.

Tra le condizioni da escludere: fibromialgia, depressione, linfonodi da stress, patologie endocrine, malattie autoimmuni ed encefalite mialgica vera e propria, quando associata a segni neurologici.

Cosa provoca la sindrome della stanchezza cronica?

Le cause di stanchezza eccessiva e della ME/CFS non sono ancora del tutto chiare. Si ipotizzano:

•    Infezioni virali pregresse
•    Disfunzioni del sistema immunitario
•    Anomalie ormonali
•    Stress cronico
•    Predisposizione genetica

Alcuni pazienti riferiscono un esordio improvviso dei sintomi, altri un progressivo peggioramento. Alcuni riportano fitte in tutto il corpo, dolori dappertutto, stanchezza e affanno, stanchezza o debolezza alle braccia, dolori muscolari alle gambe, stanchezza o dolori muscolari al risveglio.

ME/CFS e fibromialgia: sorelle invisibili

La fibromialgia, spesso sovrapposta alla ME/CFS, condivide molti sintomi, quali stanchezza, mal di testa, occhi secchi, vertigini e mani dolenti. Anche qui si parla di dolori muscolari diffusi in tutto il corpo per cause non chiare e di dolori diffusi ai muscoli senza riscontro clinico evidente.

Rimedi e strategie di gestione

Ad oggi, non esiste una cura definitiva per la sindrome di stanchezza cronica, ma alcune strategie possono aiutare:

•    Pacing: imparare a dosare le energie, evitando il sovraccarico fisico e mentale
•    Alimentazione bilanciata e idratazione adeguata
•    Tecniche di rilassamento, come mindfulness, yoga o meditazione
•    Terapie cognitive comportamentali
•    In alcuni casi, integrazione con vitamine e minerali, come Massigen 13 vitamine 9 minerali
•    Supporto medico per sintomi specifici come dolori muscolari e articolari diffusi in tutto il corpo, mal di testa, nausea o astenia marcata

Fondamentale è anche il sostegno psicologico: chi convive con questa condizione sperimenta spesso senso di affaticamento costante, continua sonnolenza e stanchezza fisica. Sentirsi non creduti o sottovalutati può aggravare lo stato di malessere generale, creando un circolo vizioso.

Una condizione reale, non immaginaria

La sindrome della stanchezza cronica è tutt’altro che immaginaria. Studi recenti stanno confermando alterazioni neuroimmunologiche, disfunzioni mitocondriali e infiammazioni croniche come possibili cause della spossatezza e della stanchezza estrema. Non si tratta di semplice pigrizia, né di disturbi psicosomatici: ME/CFS è una malattia vera, invalidante, e merita attenzione.

Serve un approccio multidisciplinare, empatico, rispettoso. Perché chi vive con questa condizione non cerca miracoli, ma comprensione, diagnosi tempestive e strumenti per riconquistare la propria autonomia.