Carenza di vitamina B12

Cos’è la vitamina B12

La vitamina B12, detta anche cobalamina, fa parte delle vitamine idrosolubili, che si sciolgono in acqua e che quindi il corpo elimina e non riesce a produrre autonomamente. Per questo motivo le vitamine idrosolubili, definite “essenziali”, devono essere assunte continuamente attraverso l’alimentazione. 

La vitamina B12 fa parte del cosiddetto gruppo B, composto anche dalle vitamine B1 (tiamina), B2 (riboflavina), B3 (niacina), B5 (acido pantotenico), B6 (piridossina), B8 (biotina), B9 (acido folico). La vitamina B12 è rintracciabile in buone quantità assimilabili dal corpo umano in molti alimenti di origine animale come la carne in particolare il fegato, il pesce, il tuorlo d’uova e i formaggi stagionati. Non è presente in alimenti vegetali, fatta eccezione per il lievito di birra, alcune alghe e il tempeh, un derivato dai semi di soia. Tuttavia la quantità di vitamina B12 presente in questi vegetali è infinitesimale e non assimilabile dal corpo umano.

A cosa serve

Questa vitamina conosciuta anche col nome di “vitamina dell’energia” contribuisce a soddisfare il bisogno di forze del corpo per funzionare in modo efficiente. Il fabbisogno giornaliero di vitamina B12 è di 2 – 2,4 micro grammi. Durante la gravidanza il fabbisogno sale a 2,6 mcg per non compromettere la salute del feto e fino a 2,8 mcg durante l’allattamento. Anche se idrosolubile, la vitamina B12 è l’unica di questa categoria a essere depositata nel fegato (fino a 4 mg) e questo deposito può fruttare anche fino a 3-4 anni di autonomia energetica.

La vitamina B12 serve principalmente per la sintesi di globuli rossi da parte del midollo osseo. È coinvolta anche nella gestione del DNA.

Sintomi e cause della carenza

I sintomi provocati dalla carenza di vitamina B12 possono essere: 

  • Stanchezza 
  • Debolezza
  • Scarsa concentrazione
  • Problemi di memoria
  • Formicolii
  • Disturbi al sistema nervoso

Le cause della carenza di vitamina B12 sono essenzialmente di quattro tipi:

  • Scarso approvvigionamento tramite una dieta povera di vitamina B12, come potrebbe accadere in caso di un’alimentazione vegana prolungata negli anni
  • Scarso assorbimento della vitamina a livello intestinale, quando cioè nello stomaco manca il cosiddetto fattore intrinseco necessario per far sì che la vitamina B12 si leghi ad esso e venga metabolizzata correttamente nell’intestino. Questa anomalia avviene a causa dell’anemia perniciosa, una malattia autoimmune dove le cellule del sistema immunitario attaccano impropriamente le cellule deputate a produrre il fattore intrinseco.
  • Assorbimento intestinale ostacolato a causa di un uso eccessivo di caffè, alcol e zucchero
  • Uso prolungato di farmaci come antibiotici, sonniferi e anticoncezionali

Rimedi

Il rimedio migliore in caso di carenza di vitamina B12 è quello di assorbirla tramite una dieta sana ed equilibrata, che contempli cibi come le uova, il latte, i latticini, i formaggi stagionati, la carne (in particolare il fegato) e il pesce (salmone e tonno).

È possibile ricorrere a integratori alimentari a base di vitamina B12, che non vanno usati in aggiunta a un’alimentazione corretta, perché il rischio sarebbe quello di avere un sovradosaggio che potrebbe portare a sintomi come battito cardiaco accelerato, nervosismo e potrebbe essere rischioso per la salute dei reni. È bene perciò ricorrere agli integratori alimentari dopo aver interpellato il proprio medico curante.