Ansia e reflusso gastroesofageo: i sintomi

L’ansia e il reflusso gastroesofageo hanno un legame spesso sottovalutato. Il reflusso gastroesofageo è una condizione che colpisce milioni di persone e può manifestarsi con sintomi spiacevoli come bruciore di stomaco, rigurgito acido, dolore retrosternale e difficoltà a deglutire. Ma c’è un aspetto spesso trascurato: il legame tra stress, ansia e reflusso gastrico.

Cos'è il reflusso gastroesofageo e perché lo stress lo peggiora?

Prima di approfondire il legame con l’ansia, è importante chiarire che cos'è il reflusso. Si tratta di una condizione in cui i succhi gastrici risalgono dallo stomaco all’esofago, provocando infiammazione e irritazione delle pareti esofagee. Questa condizione, chiamata anche malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), può derivare da un malfunzionamento della valvola esofago-stomaco (lo sfintere esofageo inferiore), che dovrebbe impedire la risalita degli acidi.

Ma lo stress e l’ansia possono giocare un ruolo chiave nel peggiorare la situazione. Il sistema nervoso e il tratto gastrointestinale sono strettamente collegati attraverso l’asse intestino-cervello. L’ansia può causare un aumento della produzione di succhi gastrici, una riduzione della motilità digestiva e persino una sensazione di nodo alla gola, aggravando così il reflusso gastroesofageo da stress.

Sintomi del reflusso gastroesofageo associato all’ansia

Molte persone che soffrono di stress e reflusso gastroesofageo riferiscono sintomi atipici, che possono confondersi con disturbi cardiaci o respiratori. Tra i più comuni troviamo:

  • Bruciore di stomaco e dolore retrosternale (spesso confuso con un attacco di cuore)
  • Reflusso gastroesofageo notturno e risvegli con sensazione di soffocamento
  • Nausea e difficoltà digestive
  • Senso di costrizione alla gola e aumento della salivazione
  • Attacchi di panico notturni e reflusso, con palpitazioni e paura improvvisa
  • Gonfiore addominale e sensazione di peso allo stomaco

Quando lo stress diventa cronico, può portare a condizioni come la gastrite e il reflusso da stress, dove l’infiammazione della mucosa gastrica si associa a un aumento dell’acidità e al danno esofageo da reflusso.

Come gestire il reflusso esofageo da ansia e stress

Se il reflusso gastroesofageo è legato a fattori emotivi, è essenziale intervenire sia sul piano fisico sia su quello mentale.

1. Modifiche allo stile di vita

  • Evitare cibi irritanti come agrumi, caffè, alcol, spezie e cibi grassi
  • Preferire pasti leggeri e frequenti
  • Evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti
  • Dormire con la testa leggermente sollevata per contrastare il reflusso notturno

2. Tecniche di gestione dello stress

  • Meditazione e respirazione profonda per calmare l’ansia nello stomaco
  • Attività fisica moderata come yoga o passeggiate per ridurre la tensione addominale da ansia
  • Tisane rilassanti a base di camomilla o liquirizia per il reflusso gastroesofageo

3. Rimedi naturali e farmaci

  • L’aceto di mele per il reflusso è spesso citato, ma può irritare lo stomaco; quindi, va assunto con cautela
  • Lo yogurt per il reflusso può essere utile grazie ai probiotici
  • I procinetici e gli inibitori di pompa protonica possono essere prescritti dal medico nei casi più gravi di MRGE

L’ansia e il reflusso gastroesofageo sono spesso legati da un circolo vizioso: lo stress peggiora il reflusso e i sintomi del reflusso aumentano l’ansia. Riconoscere questo collegamento è fondamentale per trovare un trattamento efficace e migliorare la qualità della vita.